domenica 9 febbraio 2025

Lasciate a casa giubbotti di pelle e borchie oggi. Arriva Hawk.

Norris si è domandato più volte se, come in altri paesi, anche qui ci fosse qualche coraggioso che avesse unito il genere più disprezzato dai metallari old school con quello che va decisamente alla grande oggi, la trap. 
Trap (e drill) e metal non è un'addizione sgangherata in buona parte del resto del mondo che regala heavy regolarmente. KimDracula, Nik Nxk, ZillaKami, Sinizter e tanti altri macinano numeri invidiabili. Ma qui? Qui poca roba e poco coraggio, senza scomodare i gusti personali, inattaccabili, ma siamo nel 2025 e qualcuno dovrà anche saper e poter dialogare con la generazione corrente. Norris allora è andato a conoscere Hawk, artista bresciano che sta portando avanti questa idea.
 
MF: Questa intervista desta assolutamente la mia curiosità quindi partiamo subito, chi è Hawk?
Hawk: Hawk é un rapper che fa metal, per la precisione drill metal. L'idea nasce dalla possibilità di rimodernizzare il nu-metal anni 2000 in stile Linkin Park sostituendo la componente old school con la drill moderna. Difatti mi rifaccio molto a Central Cee, Pop Smoke e Rondodasosa. 
 
MF: Trap metal, o drill metal, un genere comunque osteggiato da una parte e praticamente quasi mai proposto dall'altra al contrario di nazioni dove l'heavy circola in ogni sua forma. Ma come ti è venuto in mente di percorrere questo sentiero? E in italiano per giunta.
Hawk: Ho avuto la fortuna di avere una costante nella mia vita, il metal. L' italia è un paese non troppo affine a questa cultura ma ho come l'impressione che la tendenza in questi ultimi anni si stia spostando verso questa scena da me tanto amata. Le mie prime tre tracce le ho fatte in inglese proprio per paura di non essere compreso poi sono riuscito ad abbattere questo muro che in realtà non esiste.
 
MF: Non è un genere per chi è prossimo ad ammirare i cantieri, ne siamo consapevoli, ma che effetto fa invece questa tua proposta sui giovani e sulla generazione attuale?
Hawk: Con mia estrema felicità noto che i fan che ho per ora sono molto affezionati alla mia musica, specialmente i più giovani o i ragazzi della mia generazione, io sono del '97, con un background musicale sicuramente alternative. 
 
 
MF: Io non sono certo più un ragazzino ormai, sono cresciuto in piena era nu-metal, dall'Are you ready di Jonathan Davis fino alla sua crisi, chiamiamola così, dei primi anni duemila. Pensi che, esattamente come il nu abbia avvicinato al metal qui da noi chi ascoltava solo rap o hip hop, potrebbe ipoteticamente accadere ora con voi la stessa cosa se ci fosse un po' di spazio in più?
Hawk: Assolutamente si, e ho come l'impressione che lo spazio si stia creando in maniera naturale, specialmente da quando è rientrata l'emergenza Covid, vedo sempre più locali o eventi che lasciano spazio al rock e al metal. Tant'è che sto iniziando a fare le prime date. 
 
MF: Uno dei punti forti del genere in questione sono i featuring tra colleghi. Hai già fatto qualcosa del genere o è in previsione?
Hawk: Essendo un genere praticamente nuovo non ho ancora avuto il piacere di trovare colleghi con cui fare feat ma pian piano si sta smuovendo qualcosa anche in questo senso.
 
MF: Di cosa parlano i tuoi testi?
Hawk: Principalmente i miei testi sono un manifesto di rabbia verso me stesso. 
 
MF: Se dovessi proporti a qualche etichetta pensi sia meglio una che tratta heavy o una che tratta pop? O entrambe le opzioni. 
Hawk: Una che tratta pop.
 
MF: Quanto è importante l'immagine e il branding per entrare in un mercato decisamente saturo? Questo a prescindere dal genere purtroppo.
Hawk: Hai detto bene, l'immagine e il branding sono dei requisiti chiave, fondamentali, per riuscire a emergere in questo mercato saturissimo. Io in primis curo molto questo aspetto.
 
MF: Di la verità, sei Hawk anche nel privato o Hawk è più una gimmick?
Hawk: Purtroppo o per fortuna Hawk é reale e ciò che metto nei miei testi corrisponde sempre a ciò che ho vissuto personalmente o per vie traverse sempre vicino a me.
 
MF: Hawk, è stato un piacere, vai con i saluti finali.
Hawk: Grazie mille di cuore a tutti voi.

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