Ade ha scambiato due parole con una delle band più interessanti del panorama italiano, i Ponte Del Diavolo. Un'intervista che ha toccato vari argomenti e che vale la pena leggere fino in fondo.
MF: Ciao ragazzi, come va?
Erba Del Diavolo: Freddo e fame, tu?
Kratom: Tutto bene, il tempo fa schifo.
Kratom: Tutto bene, il tempo fa schifo.
MF: Io ho il culo praticamente dentro la stufa a legna.
Abro: Io oggi doppio turno a lavoro, cuoco vegano.
Abro: Io oggi doppio turno a lavoro, cuoco vegano.
MF: Qualche anno è ormai passato da quella jam session che portò alla
vostra formazione, tre EP, un album, cambiamenti di formazione. Come tirereste le somme di quello che è stato fin'ora?
Abro: Tirando le somme, direi che siamo molto soddisfatti di come abbiamo lavorato e dei risultati ottenuti in questo tempo. E' uscito tutto molto naturale e spontaneo. Il cambio di line up direi che non ha modificato il nostro mood, anzi ci ha dato maggiore voglia e spinta.
Abro: Tirando le somme, direi che siamo molto soddisfatti di come abbiamo lavorato e dei risultati ottenuti in questo tempo. E' uscito tutto molto naturale e spontaneo. Il cambio di line up direi che non ha modificato il nostro mood, anzi ci ha dato maggiore voglia e spinta.
MF: Quale è il Ponte Del Diavolo da cui avete preso il nome?
Abro: Quello di Lanzo vicino Torino dove si andava di notte da piccoli a fare i true evil e di giorno a fare il bagno.
Abro: Quello di Lanzo vicino Torino dove si andava di notte da piccoli a fare i true evil e di giorno a fare il bagno.
MF: Facevate il bagno nelle Marmitte Dei Giganti?
Abro: Una specie, si.
Abro: Una specie, si.
MF: Quanto ha influenzato Torino la vostra musica? Quanto c'è di Torino
e della sua anima, o essenza, dentro il vostro modo di scrivere? Se c'è ovviamente.
Abro: C’è tantissimo. Oserei dire che senza Torino non sarebbe esistito questo progetto, abbiamo più di un debito nei suoi confronti.
Abro: C’è tantissimo. Oserei dire che senza Torino non sarebbe esistito questo progetto, abbiamo più di un debito nei suoi confronti.
MF: Mi dite una canzone che più di ogni altra ha Torino dentro?
Abro: Più di una persona sentendo "Demone" ha detto Dio fá suona proprio torinese. E mi pare anche "Un bacio a mezzanotte", parlo musicalmente.
Erba Del Diavolo: Si, si musicalmente anche secondo me "Un bacio a mezzanotte".
Abro: Più di una persona sentendo "Demone" ha detto Dio fá suona proprio torinese. E mi pare anche "Un bacio a mezzanotte", parlo musicalmente.
Erba Del Diavolo: Si, si musicalmente anche secondo me "Un bacio a mezzanotte".
MF: E invece, riguardo i testi?
Erba Del Diavolo: Non lo so, non parlo di luoghi, non mi è mai venuto in mente di farlo. Parlo molto di non luoghi. Spesso lo stile di scrittura può ricordare qualche band punk torinese ma forse i temi trattati sono diversi. Non lo so, forse è una domanda da rivolgere a chi ci ascolta.
Erba Del Diavolo: Non lo so, non parlo di luoghi, non mi è mai venuto in mente di farlo. Parlo molto di non luoghi. Spesso lo stile di scrittura può ricordare qualche band punk torinese ma forse i temi trattati sono diversi. Non lo so, forse è una domanda da rivolgere a chi ci ascolta.
MF: Ok lo stile, ma il contenuto invece? Lasciando da parte Torino o
qualsiasi luogo geografico, cosa vi spinge a scrivere i vostri testi?
Erba Del Diavolo: Nel testo di "Demone", la prima traccia di Fire Blades, c’è la risposta.
Erba Del Diavolo: Nel testo di "Demone", la prima traccia di Fire Blades, c’è la risposta.
MF: Come è stato mettere insieme le vostre influenze e provenienze
musicali? Quanto è stato fatto istintivamente e quanto invece c' è stato
bisogno di ragionarci?
Abro: É stato tutto davvero molto istintivo e naturale. L’unica cosa che ha richiesto un minimo di ragionamento è stato l’utilizzo dei due bassi direi.
Abro: É stato tutto davvero molto istintivo e naturale. L’unica cosa che ha richiesto un minimo di ragionamento è stato l’utilizzo dei due bassi direi.
MF: La ripartizione delle parti o la loro equalizzazione?
Abro: Entrambe, spartizioni delle parti e diverse equalizzazioni, di norma uno dei due bassi è più grosso e lavora sulle frequenze basse, l’altro a volte si crede una chitarra.
Abro: Entrambe, spartizioni delle parti e diverse equalizzazioni, di norma uno dei due bassi è più grosso e lavora sulle frequenze basse, l’altro a volte si crede una chitarra.
MF: Quindi alla chitarra è riservato un ruolo che solitamente nel metal non ha. Per il vostro chitarrista è stata una sfida?
Abro: Non proprio. Quel basso che crede di essere una chitarra resta comunque al servizio del pezzo e quindi deve sempre rendere conto alla chitarra, che nonostante la nostra disposizione particolare, é quasi sempre lei a lanciare il tema o la melodia centrale del pezzo.
Abro: Non proprio. Quel basso che crede di essere una chitarra resta comunque al servizio del pezzo e quindi deve sempre rendere conto alla chitarra, che nonostante la nostra disposizione particolare, é quasi sempre lei a lanciare il tema o la melodia centrale del pezzo.
MF: Devo dire che la vostra impostazione è molto funzionale al vostro
sound. La voce di Erba Del Diavolo non è isolata nelle sue frequenze e
la chitarra fa da ponte tra lei e i bassi. È molto particolare e secondo me dovrebbe essere studiato, almeno per le equalizzazioni.
Abro: Grazie. Sì a livello di equalizzazioni credo che possiamo e dobbiamo migliorare ulteriormente, soprattutto i due bassi nel dettaglio, in futuro sarà più marcata la cosa, questo anche grazie all’ingresso di Kratom, il nuovo secondo bassista e Dano il nostro sound engineer.
Abro: Grazie. Sì a livello di equalizzazioni credo che possiamo e dobbiamo migliorare ulteriormente, soprattutto i due bassi nel dettaglio, in futuro sarà più marcata la cosa, questo anche grazie all’ingresso di Kratom, il nuovo secondo bassista e Dano il nostro sound engineer.
MF: Parlando di futuro, avete qualcosa in mente per il prossimo domani?
Abro: Si. Il mese prossimo registreremo il secondo disco e stiamo chiudendo altri festival per il prossimo anno.
Abro: Si. Il mese prossimo registreremo il secondo disco e stiamo chiudendo altri festival per il prossimo anno.
MF: Wow! Potete dare qualche anticipazione sul nuovo disco?
Abro: Non troppo. Credo sia la conseguenza naturale di Fire Blades, forse la parte post punk è un po’ più marcata, inoltre stiamo lavorando come anticipavo prima all’aspetto dei due bassi per far sì che proprio questo aspetto sia più marcato.
Abro: Non troppo. Credo sia la conseguenza naturale di Fire Blades, forse la parte post punk è un po’ più marcata, inoltre stiamo lavorando come anticipavo prima all’aspetto dei due bassi per far sì che proprio questo aspetto sia più marcato.
MF: Come e quando siete stati colpiti dalla Musica e avete capito di doverla seguire, ovunque vi portasse? Singolarmente intendo, non come band.
Kratom: Da quando ho memoria di esistere direi.
Abro: Se intendi come musicista, ero in vacanza in Sicilia con la mia famiglia avevo 15 anni e la febbre a 40 con visioni annesse, tra queste c’ero io che dovevo portare da qualche parte il basso di Steve Harris, quando mi sono svegliato ho chiesto a mia madre di regalarmi un basso.
Kratom: Ci ho anche dedicato la mia tesi di laurea. Alla musica intendo.
Erba Del Diavolo: Intorno ai 5 anni quando i miei genitori mettevano i Queen facevo finta di essere Freddie Mercury e mi immaginavo sul palco con il microfono, di nascosto ovviamente. L’ho sempre voluto fare e voglio farlo ancora ora. Intendo essere Freddie.
Kratom: Freddie Mercury maestro illuminato di vita.
Abro: Come ascolti direi anche io verso le elementari con i Queen.
Erba Del Diavolo: Vorrei essere anche un po’ Prince in realtà. Avrei voluto essere anche Lindemann ma dopo gli ultimi avvenimenti ho cambiato idea.
MF: Prince vorrei esserlo anche io.
Abro: Io gli 883, dei primi 2 dischi, 3 dai.
MF: Quando c'era Repetto a scrivere i testi.
Abro: Esatto.
Kratom: Da quando ho memoria di esistere direi.
Abro: Se intendi come musicista, ero in vacanza in Sicilia con la mia famiglia avevo 15 anni e la febbre a 40 con visioni annesse, tra queste c’ero io che dovevo portare da qualche parte il basso di Steve Harris, quando mi sono svegliato ho chiesto a mia madre di regalarmi un basso.
Kratom: Ci ho anche dedicato la mia tesi di laurea. Alla musica intendo.
Erba Del Diavolo: Intorno ai 5 anni quando i miei genitori mettevano i Queen facevo finta di essere Freddie Mercury e mi immaginavo sul palco con il microfono, di nascosto ovviamente. L’ho sempre voluto fare e voglio farlo ancora ora. Intendo essere Freddie.
Kratom: Freddie Mercury maestro illuminato di vita.
Abro: Come ascolti direi anche io verso le elementari con i Queen.
Erba Del Diavolo: Vorrei essere anche un po’ Prince in realtà. Avrei voluto essere anche Lindemann ma dopo gli ultimi avvenimenti ho cambiato idea.
MF: Prince vorrei esserlo anche io.
Abro: Io gli 883, dei primi 2 dischi, 3 dai.
MF: Quando c'era Repetto a scrivere i testi.
Abro: Esatto.
MF: Quali sono i vostri 3 dischi preferiti? E le band che non sopportate?
Kratom: È una domanda un po’ illegale questa sui 3 dischi, sappiamo bene che non esiste una risposta assoluta.
Abro: Tre é davvero difficilissimo, comunque, Disintegration dei The Cure, The dark side of the moon dei Pink Floyd, Powerslave dei Maiden, Sabbath bloody sabbath dei Black Sabbath, Bergtatt degli Ulver. Odio molto Coldplay e Radiohead, adesso ascolto The Kilimangiaro Dark Jazz Ensemble, Manowar e Moderat.
Kratom: È una domanda un po’ illegale questa sui 3 dischi, sappiamo bene che non esiste una risposta assoluta.
Abro: Tre é davvero difficilissimo, comunque, Disintegration dei The Cure, The dark side of the moon dei Pink Floyd, Powerslave dei Maiden, Sabbath bloody sabbath dei Black Sabbath, Bergtatt degli Ulver. Odio molto Coldplay e Radiohead, adesso ascolto The Kilimangiaro Dark Jazz Ensemble, Manowar e Moderat.
Kratom: Allora ti direi che ultimamente sto ascoltando "Through demonic spell" dei Feral Forms, "The voluptuos fire of sin" dei Deathless Void e il self titled dei Cataphiles, una band emergente post punk tedesca. Band che proprio non riesco a capire, ma evidentemente se sono dove sono
un motivo ci sarà, Sleep Token e Ghost. E qua i miei compagni di band
dissentiranno.
Abro: Sleep Token merda, Ghost geni. Nella band abbiamo molti gusti in comune ma anche roba odiata a vicenda. A me piace il power metal e giustamente a qualcuno imbarazza, a qualcun
altro il brutal Death ma ascoltiamo tutto.
Erba Del Diavolo: Direi che potrebbe essere una cosa abbastanza lunga se non
infinita. Però grazie perché mi è venuta voglia di mettere i Pink Floyd. Purtroppo non riesco a sopportare gli AC/DC. Attualmente ascolto molto Viagra Boys, Me And That Man, Boy Harsher, Ulver.
MF: Siamo arrivati ai saluti finali, dite quello che volete a chi ci legge.
Kratom: Se siete gli ultimi della fila al supermercato e apre la cassa a
fianco, non lanciatevi come tossici in astinenza sull'eroina per essere
i primi della nuova fila sentendovi i più furbi. Perchè vi odieranno
tutti per sempre. Per sempre.
Erba Del Diavolo: Marijuana libera.
Abro: Addio e grazie per tutto il pesce.
Erba Del Diavolo: Marijuana libera.
Abro: Addio e grazie per tutto il pesce.
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